In questa sezione sono raccolti documenti a firma di varie sigle – Comitato di lavoro politico operai-studenti, Collettivo di lavoro operaio, gruppi Rivoluzione Operaia. Queste iniziative nascono intorno al maggio 1970 come consolidamento di un anno di presenza del movimento studentesco sotto le fabbriche. A questi collettivi partecipano studenti e un piccolo gruppo di operai della Olivetti di Pozzuoli, dell’Italsider di Bagnoli (nell’area industriale occidentale di Napoli) e della Mecfond (fabbrica dell’area orientale). La sede è in un locale sito a Bagnoli.

I contatti iniziali con le fabbriche sono soprattutto stabiliti attraverso volantini di propaganda su temi politici generali. Gli operai coinvolti sono di fatto operai politicizzati che hanno già posizioni dissidenti nei confronti delle attività sindacali ufficiali. Gli interventi prendono una linea più concreta con lo sgombero, effettuato il 3 marzo 1970, della popolazione del rione Terra della città di Pozzuoli. Migliaia di cittadini vengono allontanati dalle loro case. Le autorità risolvono in questo modo la questione del bradisismo che nelle settimane precedenti ha avuto un’improvvisa accelerazione. Il Comitato di lavoro politico operai-studenti organizza la diffusione di un questionario che mira a raccogliere informazioni sulla destinazione delle famiglie sfollate e sulle nuove condizioni di vita. L’obiettivo è combattere la frammentazione della comunità, sparpagliata in varie aree, spesso lontane dai luoghi di lavoro, e lasciata senza risorse. Altro tema di intervento è la necessità di difendere le condizioni e gli strumenti conquistati nell’autunno caldo. I giornali di fabbrica pubblicati a cura del Collettivo di lavoro operaio contengono, oltre ad analisi generali, articoli sulle condizioni di fabbrica e sulle forme di rappresentanza operaia diretta.

Rivoluzione Operaia nasce nel 1971. E’ interessata a sviluppare discorsi di carattere più teorico e analisi di tipo strategico. Una delle sue principali polemiche è contro la limitazione degli orizzonti, la sindacalizzazione degli scontri, la politica dei fronti unici adottata dal partito comunista e dalle centrali sindacali. Solo una chiara coscienza delle forze in campo, dei livelli di scontro globali, degli interessi delle grandi forze mondiali potrà permettere alla classe operaia di difendere i propri interessi, in particolare, di distinguere tra lotte democratiche e lotte socialiste e di non accettare la subordinazione delle seconde alle prime. Di qui anche il rifiuto del terzomondismo quando nasconde al movimento operaio dei paesi avanzati l’esigenza di confrontarsi con le contraddizioni dei paesi avanzati e di formulare piattaforme di lotta per il socialismo. L’obiettivo è la costruzione di gruppi politici di avanguardia. Alcuni studenti napoletani si trasferiscono a fine 1970 a Roma e, in collaborazione con un gruppo di studenti romani di architettura, aprono ad inizi 1971, a via Manzoni, una sede romana di Rivoluzione Operaia.

A febbraio 1972 la sede di Bagnoli viene chiusa.

1970.03.13 Cosa rivela il dramma di Pozzuoli 4 Comitato di lavoro politico operai-studenti
1970.03.27 Imperialismo, crisi di governo e lotta di classe 2 Comitato di lavoro politico operai-studenti
1970.05.00 La lotta politica. Giornale di fabbrica della Fmi-Mecfond 19 Gruppo di lavoro politico operai-studenti della Fmi-Mecfond
1970.05.00 La scintilla. Giornale di fabbrica della Olivetti 19 Comitato di lavoro politico operai-studenti
1970.11.24 Coscienza politica e lotta antimperialista 2 Comitato di lavoro politico operai-studenti
1971.00.00 Lotte operaie in Polonia 21 gruppi Rivoluzione Operaia
1971.00.00 Repressione riforme e sinistra rivoluzionaria 13 gruppi Rivoluzione Operaia
1971.02.18 Discussione di R[ivoluzione] O[peraia] del 18/2/1971 35 E.G.
1971.03.00 Ruolo delle lotte democratiche oggi nel mondo e compiti della sinistra rivoluzionaria 7 gruppi Rivoluzione Operaia
1971.04.07 Riforme e rivoluzione 18 collettivo di lavoro operaio
1971.04.07 A chi servono queste riforme? 1 Collettivo di lavoro operaio
1971.04.30 Dalla lotta contro il capitale internazionale alla festa del lavoro 1